Gentiana lutea L.

Genziana maggiore

Gentiana lutea L., Genziana maggiore
Gentiana lutea L., Genziana maggiore

 

Nomi volgare e dialettale: Genziana maggiore

Descrizione: pianta erbacea perenne, con robusto rizoma bruno-giallastro all’esterno e giallo vivo all’interno. Nei primi anni sviluppa soltanto una rosetta di foglie basali, poi da adulta produce il fusto, alto fino a 1,50 mt., semplice e fistuloso, cioè cavo all’interno.

Foglie: le basali sono grandi, di forma ellittica. Le foglie del fusto sono sessili, opposte a due a due (diverse dal Veratro che ha le foglie alterne ed è pianta velenosa).

Fiori: riuniti in fascetti all’ascella delle foglie superiori, formano pannocchie di colore giallo. Fiorisce da giugno ad agosto.

Habitat: prati e pascoli della regione montana e subalpina.

Principio Attivo: il p.a. si trova nella radice che va raccolta in settembre-ottobre o in marzo-aprile: date le cospicue dimensioni va poi tagliata in pezzi più piccoli.

Proprietà: E’ senz’altro una delle più valide piante digestive e febbrifughe; entra nella composizione di liquori amari aperitivi e digestivi. I principi amari della Genziana sono utili per stimolare e bilanciare la secrezione dei succhi gastrici e biliari. Come febbrifugo è valida soprattutto per febbri malariche ed intermittenti. Come cosmetico un decotto concentrato di Genziana può servire per normalizzare le pelli grasse.