Molte di esse sono però anche tossiche, se non mortali, per cui a pieno titolo si può parlare di piante velenose, la cui manipolazione è riservata soltanto agli esperti. Ovviamente, non tutte le piante tossiche possiedono anche capacità curative, per cui occorre prestare attenzione a specie, a volte eleganti, ma mortali come il ricino, variegate in modo sublime ma col lattice molto irritante (Euforbiacee), alle bacche mortali del vischio “amato una volta all’anno” o ancora molto simili a piante di sicure capacità officinali (per i non esperti è facile confondere il Veratro con la Genziana): questi sono soltanto alcuni esempi di un lunghissimo elenco di piante potenzialmente pericolose, di cui è consigliabile conoscere qualche caratteristica in più.

Aconitum variegatum L.
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Aconitum vulparia Reichemb. (=A. lycoctonum Aud. Fl. Ital)
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Adonis annua L. (= A. autumnalis L.)
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Aethusa cynapium L.
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Atropa belladonna L.
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Bryonia dioica Jacq.
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Colchicum autumnale L.
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Conium maculatum L.
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Convallaria majalis L.
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Daphne cneorum L.
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Digitalis grandiflora Miller
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Helleborus foetidus L.
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Laburnum alpinum Berchtold & J. Presl (Cytisus alpinus Miller)
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Solanum dulcamara L.
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Trollius europaeus L.
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Veratrum lobelianum Bernh
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