Prataiolo
Nomi Volgari: Prataiolo
Etimologia: dal greco ‘agarikòn’ : campestre
Lamelle: fitte, libere al gambo, con colorazione mutevole durante lo sviluppo, prima biancastre, poi subito rosa-rossastre, che inscuriscono fino a diventare nerastre, a maturazione del fungo.
Gambo: cilindrico, a base più o meno bulbosa, tozzo, pieno, bianco o biancastro, porta un anello stretto e fragile, bianco, striato nella parte alta.
Carne: spessa, bianca, che può diventare più o meno rosata al taglio, odore e sapore fungino, gradevole
Habitat: cresce – dalla primavera all’autunno – inoltrato su terreni grassi e concimati, su letame, negli orti, parchi, giardini etc.
Commestibilità: buon fungo commestibile, conosciuto e consumato in quasi tutti i paesi.
Osservazioni: può nascere ovunque come fungo spontaneo. Bisogna prestare attenzione perchè esistono funghi prataioli che sono tossici; gli inesperti potrebbero scambiare questo fungo, raccolto in natura, con le mortali Amanite bianche, cioè l’Amanita verna e l’Amanita virosa.