Il ciclo chimico della vita
La natura ha organizzato la vita in innumerevoli forme e modi, tutti apparentemente autonomi ma indipendenti, come i singoli strumenti di una grande orchestra. Ogni specie vivente, vegetale, animale o intermedia tra i due, come i funghi, contribuisce infatti, con il proprio apporto, a demolire delle sostanze.
Attraverso successive decomposizioni, qualunque “cosa” sia vissuta dovrà tornare ad essere ciò che era in origine: Azoto, Carbonio, Idrogeno ed Ossigeno. I funghi, che comprendono anche innumerevoli specie microscopiche, fra le quali lieviti e muffe, insieme ai batteri, sono tra i principali microrganismi decompositori che mineralizzano le sostanze organiche. Fanno parte anch’essi dello sterminato esercito che assolve il compito di decomporre i resti vegetali ed animali in particelle sempre più piccole e più facilmente assimilabili da altri microrganismi.
Pertanto, essi vanno visti, insieme agli altri esseri viventi, come strumenti che, diretti dalla natura, permettono la continuazione della vita. Di conseguenza, la loro raccolta o distruzione, se fatta in maniera sistematica e totale, oltreché impoverire la flora micologica, potrebbe anche portare all’estinzione di intere specie e ad alterazioni nell’equilibrio biologico.
Dei quattro sopra citati elementi – che sono alla base della vita – ad Ossigeno ed Idrogeno è affidata una funzione essenzialmente dinamica quale combustibile degli organismi, mentre Azoto e Carbonio hanno funzioni più complesse e meritano un maggiore approfondimento.
Il ciclo dell’azoto
L’Azoto è un componente indispensabile per la vita vegetale ed animale: si trova nel terreno allo stato di nitriti e di nitrati e come tale può venire assorbito dalla piante, che lo trasformeranno in strutture più complesse per renderlo assimilabile dagli animali.
La vita dei vegetali e degli animali tende pertanto incessantemente a trasformare l’azoto inorganico in azoto proteico. Il compito di ristabilire l’equilibrio, a questo punto, è affidato ai microrganismi e più precisamente a funghi e batteri. Nel terreno i microbi, attraverso processi assai complessi, scindono le proteine dei resti vegetali ed animali prima in aminoacidi e successivamente in nitriti, nitrati ed ammoniaca. In seguito, altri microrganismi potranno trasformare l’azoto ammoniacale in azoto libero, che – in questa forma od allo stato di sale – formerà nuovamente i nitrati del suolo che i vegetali riutilizzeranno.
Non tutti i nitrati però saranno riassimilabili dalle piante, poiché essendo solubili in acqua, parte di essi verrà trasportata ai fiumi, ai laghi ed ai mari. Qui troveranno dei microbi denitrificatori, in grado di liberare azoto gassoso che tornerà all’atmosfera. A moderare un aumento illimitato di azoto nell’aria provvederanno altri microrganismi, i cosiddetti fissatori di azoto che vivono in simbiosi con specie vegetali quali le leguminose.
Il ciclo del carbonio
Animali e vegetali sono composti da grandi quantità di carbonio allo stato organico sotto forma di carboidrati, grassi e proteine: attraverso la respirazione, parte di esso passa continuamente allo stato gassoso, sotto forma di anidride carbonica.
La maggior parte di esso finisce poi al suolo sotto forma di resti organici viventi e di rifiuti vegetali ed animali, dove, grazie all’azione di funghi e batteri, viene decomposto fino allo stato inorganico di anidride carbonica che può formare i carbonati del terreno oppure ritornare allo stato gassoso. Queste continue trasformazioni arricchiscono continuamente il suolo e le acque di carbonati e l’aria di anidride carbonica. A ristabilire l’equilibrio provvedono, in parte, gli animali con l’alimentazione ed i vegetali grazie al processo di fotosintesi clorofilliana.
Attraverso questo fenomeni, che avvengono grazie alla clorofilla e sotto l’azione dell’energia solare, l’anidride carbonica insieme all’acqua assorbita dalle radici, viene utilizzata per costruire il carbonio organico vegetale che passa poi agli animali per via alimentare. In questi fenomeni, fondamentali alla vita, i funghi svolgono uno dei ruoli primari ed indispensabili e senza di essi il processo vitale sarebbe pertanto impossibile.