Il settore frutticolo conta in provincia più di 31.000 ettari (75% del patrimonio piemontese), e una produzione media di 3,5 milioni di quintali di frutta. Si producono più di 1 milione di quintali di mele, circa 800.000 q.li di actinidia, anche le pesche e le nettarine insieme superano 1 milione di quintali, si arriva a quasi 400.000 q.li tra albicocche, susine e pere. Si producono 110.000 quintali di nocciole e oltre 30.000 q.li di castagne, oltre a quantità minori di fragole e piccoli frutti.
L’altopiano cuneese, con i fondovalle che in esso sfociano, è divenuto habitat ideale per le coltivazioni frutticole che qui hanno trovato terreni sciolti senza ristagni d’acqua, atmosfera luminosa e asciutta, forte divario di temperature fra giorno e notte tale da favorire maturazione e colorazione dei frutti. E’ così le coltivazioni frutticole si sono sviluppate nel tempo tanto da divenire predominanti nella zona pedemontana che corre dal confine con la provincia di Torino fino a Cuneo e che ha il suo centro a Saluzzo. Il comparto si caratterizza per la varietà delle coltivazioni, la quantità e la qualità delle produzioni e la forte vocazione all’export. Le coltivazioni vengono effettuate da agricoltori altamente professionali in impianti specializzati, con le tecniche della lotta integrata, e commercializzate non solo localmente, ma in Italia e nel mondo.
Un altro polo di lunga tradizione per la produzione di frutta fresca è il Roero, in particolare per le pesche e le fragole, commercializzate attraverso il mercato di Canale.
La grande tradizione in campo frutticolo si può evidenziare nella elevata presenza di varietà conosciute e apprezzate per le loro qualità.
Tra le mele si ricorda innanzitutto la Mela Rossa, per la quale è giunto pressoché al termine l’iter europeo per il riconoscimento IGP “Cuneo”, che comprende le varietà Red Delicious, Gala, Fuji e Braeburn e che in provincia raggiunge standard organolettici elevati; la Mela Gialla, in particolare la Golden Delicious; tra le vecchie varietà, che stanno ritrovando una dimensione produttiva di nicchia, innanzitutto la Renetta Grigia di Torriana, originaria della omonima frazione di Barge, comune che ne sta valorizzando la produzione, e poi il Buras, i vari Ravè, la Gamba Fina, la Contessa e la Carla.
Tra le altre varietà tradizionali si ricordano la pera Madernassa coltivata nel Roero, da cui origina, e nella Valle Grana, pera adatta alla cottura come anche l’altra nota varietà Martin Sec; le Pesche di Canale; l’Albicocca Tonda di Costigliole, coltivata nelle colline che corrono da Saluzzo a Busca, dalle eccezionali caratteristiche organolettiche; i Ramassin, susine damaschine, di piccola pezzatura ma di grande dolcezza e aromaticità, coltivati in particolare in Valle Bronda. In provincia, e in particolare attorno al capoluogo, hanno trovato un ambiente di elezione sia la Fragola che i Piccoli Frutti, quali fragoline di bosco, lamponi, mirtilli, ribes, uva spina, more. L’areale del tutto particolare, racchiuso nelle fresche vallate alpine, consente di ottenere prodotti di eccellente qualità tanto che sia per la fragola che per i piccoli frutti è in dirittura d’arrivo il riconoscimento della IGP “Cuneo”.
L’Alta Langa è il regno del nocciolo, coltivazione tradizionale che con lo sviluppo assunto attualmente ha ridato una dimensione produttiva e una prospettiva economica a territori in via di abbandono legata alla coltivazione della cultivar autoctona Tonda Gentile delle Langhe. Trattasi di una varietà particolarmente pregiata e apprezzata dall’industria dolciaria che ha ottenuto fin dal 1993 il riconoscimento della IGP Nocciola Piemonte.
La media montagna dalla Valle Po alla Val Tanaro è caratterizzata dalla produzione della castagna, alimento base di un tempo delle popolazioni montanare, poi quasi dimenticata e oggi riscoperta come frutto prelibato. La Castagna Cuneo, comprendente le varietà di castagne e marroni coltivate in provincia, ha pressoché concluso l’iter europeo per il riconoscimento IGP.
In provincia si producono circa 700.000 q.li di ortaggi coltivati in gran varietà su più di 6.000 ha.
Anche tra gli ortaggi alcuni prodotti hanno trovato nel nostro territorio la dimensione ottimale. Il Fagiolo di Cuneo ha trovato il suo areale preferenziale nell’area attorno al capoluogo provinciale grazie alle temperature relativamente fresche dell’estate, ed è conosciuto sia come prodotto fresco da sgranare sia come granella secca. Le coltivazioni rampicanti segnano d’estate il territorio con le loro caratteristiche capanne di canne. Attualmente è in corso l’iter per il riconoscimento dell’IGP. Negli areali di collina dell’Alta Langa è invece tradizionalmente coltivato il Fagiolo Bianco di Spagna con granella molto grande interamente bianca, mentre in Val Tanaro si coltiva il Fagiolo Bianco di Bagnasco.
Tra gli altri ortaggi si ricordano il Peperone di Cuneo, con bacche di elevata qualità da gustare al meglio con la Bagna Cauda ; il Porro di Cervere, di media dimensione, assenza di sapori piccanti e alta percentuale di tessuti imbianchiti; la Carota di S.Rocco Castagnaretta, non molto lunga ma con buona colorazione; la Patata, che coltivata nelle valli alpine o in Alta Langa, raggiunge elevate caratteristiche organolettiche; il Pomodoro Piatta di Bernezzo e la Rapa di Caprauna.
Filtra prodotti ortofrutticoli:
Actinidia di Cuneo
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Albicocca Tonda di Costigliole
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Carota San Rocco Castagnaretta
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Castagna Cuneo
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Cece di Nucetto
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Fagiolo di Cuneo
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Fragola Cuneo
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Mela della Valle Bronda
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Mela Renetta grigia di Torriana
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Mela Rossa Cuneo
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Mele – Antiche varietà locali
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Nocciola Piemonte
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Patata della Bisalta
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Patata della Valle Belbo
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Patata di Entracque
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Peperone Cuneo
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Pera Madernassa del Cuneese (d’Alba e della Valle Grana)
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Pesca del Cuneese
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Piccoli Frutti Cuneo
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Porro di Cervere
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Ramassin del Saluzzese
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Rapa di Caprauna
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