Primula
Nomi volgare e dialettale: Primula (o Primavera)
Descrizione: pianta perenne, con presenza sul rizoma di cicatrici delle foglie e dei fusti degli anni precedenti.
Foglie: disposte in rosetta, sono ovali con margine dentato e talvolta ondulato. Superficie bollosa nella pagina superiore e peloso in quella inferiore.
Fiori: riuniti all’apice dello scapo che sorge dalla rosetta di foglie. Il calice, fortemente peloso, è tubulare così come la corolla che si divide in cinque lobi di color giallo con una macchia rosso-aranciata alla base.
Habitat: zona montana, raramente scende più in basso.
Principio Attivo: il p.a si trova in radici, foglie e fiori. Le radici si raccolgono in autunno le foglie in primavera e i fiori ad aprile-maggio recidendoli alla base del calice.
Proprietà: I fiori hanno proprietà diuretiche, sedative, antispasmodiche utili per eccitazione nervosa, insonnia, palpitazioni e vertigini. Tradizionalmente, si bevono infusi di fiori per attenuare le balbuzie. Le radici, più ricche di p.a., hanno soprattutto prerogative tossifughe ed espettoranti utili durante le influenze.
Uso esterno: le radici calmano i dolori reumatici e della gotta, alleviano il gonfiore delle estremità e fanno regredire le:contusioni. E’ comunque pianta da non trattare con leggerezza: l’impiego domestico più appropriato è la tisana calmante con i fiori.