Luccio
Nomi volgare e dialettale: Luccio
Famiglia: Esocidi
Il luccio, un tempo ampiamente diffuso nelle acque di pianura, é attualmente segnalato, con presenza generalmente scarsa, solo in poche e ristrette zone della pianura probabilmente anche in seguito a immissioni di novellame effettuate all’inizio degli anni ’80.
La forte contrazione numerica della specie é da attribuire al degrado, e spesso alla scomparsa dei siti idonei, all’accrescimento e soprattutto alla riproduzione, tra cui i fontanili.
Recenti e accurate ricerche hanno notevolmente ridimensionato le comuni credenze sulle capacità predatorie del luccio e hanno messo in luce l’importanza di questo Esocide come selezionatore ed equilibratore delle popolazioni ittiche naturali.
Il luccio infatti consuma in media un quantitativo di prede che, a parità di peso, é paragonabile a quello di molti Ciprinidi. Le affermazioni secondo cui questo pesce sarebbe un dannoso predatore sono pertanto pregiudizi privi di fondamento.
Il luccio é un predatore prevalentemente ittiofago che può superare eccezionalmente il metro di lunghezza e 15 Kg di peso.
La riproduzione é precoce e avviene tra il tardo inverno e l’inizio della primavera.