Carassio
Nomi volgare e dialettale: Carassio
Famiglia: Ciprinidi
Corpo tozzo, più o meno alto, molto polimorfo: assomiglia alla Carpa, ma la bocca è priva di barbigli. Colorazione dal bruno verdastro al bronzeo, ventre chiaro. Nella specie Carassius auratus la colorazione è rossa con grande variabilità; i soggetti domestici, (i comunissimi « pesci rossi ») immessi in ambiente naturale, recuperano l’originale colorazione selvatica (bruno-argentea o bronzea) dopo alcune generazioni.
Vivono in acque ferme o a lento corso con abbondante vegetazione, riuscendo a sopravvivere in acque con bassissime quantità di ossigeno disciolto.
I Carassi passano l’inverno in letargo immersi nella melma del fondo. Le femmine depongono alla fine della primavera (con temperatura superiore ai 15 gradi) 150.000-200.000 uova per chilogrammo di peso corporeo; le uova aderiscono alla vegetazione e si schiudono in circa una settimana. Dopo la schiusa le prelarve rimangono attaccate alla vegetazione mediante organi adesivi posti in vicinanza degli occhi, permanendovi fino all’assorbimento del sacco vitellino. La maturità sessuale viene raggiunta dopo i tre-quattro anni.
La presenza è alquanto sporadica.