Gambero di fiume
Nomi volgare e dialettale: Gambero di fiume
Famiglia: Astacidae
Classe: Crostacei
Ordine: Decapodi
Ha il corpo rivestito da una cuticola chitinosa dura e distinto in tre parti : testa, torace ed addome. La testa porta due paia di antenne trasformate in organi di senso e dei pezzi boccali con funzione masticatoria e triturante. All’estremità dell’addome vi è un’appendice lamellare, il telson, che costituisce il ventaglio caudale dei gamberi usato per spingere l’animale all’indietro.
I sessi sono separati e l’accoppiamento è preceduto da un corteggiamento laborioso e piuttosto rude durante il quale il maschio cerca, servendosi delle chele, di rovesciare la femmina; nel corso di questi attacchi frequentemente la femmina viene ferita ed a volte mutilata o uccisa. L’accoppiamento ha luogo in autunno e le uova fecondate, circa 200 per esemplare, vengono portate dalla femmina attaccate alle appendici addominali. Dalle uova si sviluppa una larva che rimane ancora attaccata alla femmina sino al suo completo sviluppo. L’accrescimento dei gamberi avviene in modo discontinuo; ad intervalli di tempo; l’animale si spoglia completamente del rivestimento chitinoso, aumenta di volume assorbendo acqua e quindi ricostituisce il nuovo tegumento. Nel corso di tale fenomeno, detto « muta », l’animale ha il corpo molle ed indifeso dagli attacchi dei predatori; per questo durante la muta i gamberi si rifugiano in luoghi appartati e nascosti.
Preferisce i tratti di fiume e le risorgive con acqua corrente e limpida con fondali a ciotoli e con buona vegetazione acquatica. Si nutre di animali morti, di molluschi, girini e piccoli pesci; a volte attacca anche pesci più grandi quando sono ammalati divenendo quindi un ottimo spazzino che limita la diffusione delle malattie ittiche.