Camomilla di montagna
Nomi volgare e dialettale: Camomilla di montagna, Peverina
Descrizione: Pianta erbacea, glabra, alta da 10 a 25 cm. Fusti sotterranei ramificati che portano cespuglietti con ciuffi di foglie e steli fioriferi. Pianta con odore canforato.
Foglie: indivise, spesso dentate solo anteriormente. Sono densamente punteggiate-glandulose, carnosette, a forma di spatola (cucchiaio). Possono formare densi tappetini.
Fiori: ligulati bianchi. I capolini, di circa 1 cm di diametro, sono portati in corimbi lassi.
Habitat: frequente su pascoli pietrosi, rupi e macereti, da 1.500 a 2.900 mt., in Alpi Marittime, Cozie e Delfinato, fino alla Savoia. Vive bene su terreni silicei (acidi).
Principio Attivo: il p.a. si trova nelle foglie e nelle sommità fiorite. Si raccoglie nel periodo della fioritura da luglio a settembre: occorre recidere il fusticino a pochi cm da terra, evitando di danneggiare la pianta.
Proprietà: L’aroma delicato e caratteristico e la sua componente amaro-aromatica fanno sì che venga molto usata in liquoristica per le sue proprietà stomatiche, digestive e stimolanti. Le sommità fiorite – come nel caso dei Genepì – stimolano l’appetito, favorendo la secrezione dei succhi gastrici e, quindi, la digestione.