Tabacco di montagna
Nomi volgare e dialettale: Tabacco di montagna
Descrizione: pianta erbacea, perenne. Fusto semplice, alto fino a 60 cm. Tutta la pianta è coperta da peli e ghiandole.
Foglie: le basali, riunite in rosetta, sono sessili, ovali, con il margine a volte dentellato. Lungo il fusto vi sono coppie di foglioline opposte e sessili.
Fiori: in capolini, per lo piu solitari e terminali, grandi 7-8 cm., di colore giallo-arancione.
Habitat: prati e pascoli aridi dalla zona montana a quella alpina (oltre i 1.000 mt.), calcifuga.
Principio Attivo: il p.a. si trova nel rizoma e nei fiori. I1 rizoma si può raccogliere da settembre – quando la pianta entra in riposo vegetativo – a marzo, prima del risveglio. I fiori si raccolgono appena aperti in giugno-luglio.
Proprietà: Uso esclusivamente esterno. Ottimo rimedio per ecchimosi ed edemi conseguenti a contusioni e slogature.
I suoi preparati vanno usati con molta cautela, perchè, in caso contrario, possono provocare pesanti infiammazioni: mai applicare in vicinanza di bocca, occhi, parti genitali, su pelli delicate ed escoriate, sulle ferite e sulla pelle dei bambini piccoli.
Le preparazioni ottenute dai fiori sono meno attive di quelle ottenute con i rizomi, ma non provocano le eruzioni cutanee conseguenti all’uso improprio di queste ultime. La tintura va impiegata diluita 5 volte con acqua. Va riposta tra i farmaci con ben visibile la scritta « VELENO: uso esterno« .