Cinghiale
Nomi volgare e dialettale: Cinghiale
Famiglia: Suidi
Habitat: Il cinghiale frequenta una grande varietà di ambienti, che vanno dai boschi fitti alle zone coltivate, dalle regioni aride a quelle paludose e dalla collina alla pianura. In Italia è tipicamente presente vive nelle Maremme, nella macchia mediterranea, in certi boschi delle Alpi preferibilmente vicino a paludi o a corsi d’acqua. In Piemonte è presente su tutto il territorio, fatta eccezione della zona alto-alpina.
Dimensioni: Il peso varia in base all’età, al sesso e alle condizioni ambientali, da 80 a 150 kg nei maschi adulti, da 60 a 150 nelle femmine adulte. L’incremento ponderale in entrambi i sessi è veloce fino all’anno di età, quando i giovani cinghiali raggiungono i 45 kg. Nel secondo anno di vita, mentre le femmine si arrestano intorno ai 50 kg, i maschi continuano ad aumentare.
Colore: La colorazione del mantello dei soggetti adulti varia fra il grigio scuro, il bruno e il nero, ed è formato da peli segosi lunghi e da peli lanosi. I piccoli, fino a circa sei mesi, sono striati longitudinalmente.
Zampe: Gli arti del cinghiale sono alquanto corti; sono quattro e ciascuno munito di quattro « dita » di cui solo due appoggiano sul terreno.
Territorio ed Alimentazione: Il cinghiale è onnivoro e mangia tutto ciò che di vegetale o animale gli capita di trovare, compresi radici e tuberi, che trova scavando con grugno e zanne. Il cinghiale è un bravo scavatore e quando arriva sui campi coltivati produce molti danni con la sua attività, ma in molti casi sposta semi di piante e ne favorisce lo sviluppo. In alcuni casi può essere carnivoro, predando piccoli di cervo, daini e caprioli. I grandi canini, oltre ad essere ottimi strumenti per trovare il cibo, sono le più potenti armi di difesa e offesa del cinghiale che, pacifico di natura, se molestato o ferito, può trasformarsi in un avversario molto pericoloso anche per un uomo armato. La dentatura è un elemento assai caratteristico ed è composto di 44 denti; i canini mandibolari, soprattutto nei maschi anziani, assumono aspetto di zanne ed escono dalla bocca orientandosi verso l’alto.
Riproduzione: La femmina partorisce in genere una volta all’anno. L’ accoppiamento avviene da novembre a gennaio e dopo 16-20 settimane nascono dai 4 ai 12 piccoli; essi presentano un folto mantello bruno percorso da bande giallognole; rimarranno con la madre per i primi mesi. Poco prima del parto essa si scava una fossa che riveste con muschio e fogliame, e lì vi farà cadere i piccoli.
Fatte: Si presentano di forma allungata o come masse rotondeggianti, in cui è possibile identificare buona parte delle componenti alimentari.