Anguilla
Nomi volgare e dialettale: Anguilla
Famiglia: Anguillidi
Questa specie un tempo comune nella maggioranza dei corsi d’acqua della regione, con presenze che arrivavano fino alla zona montana, é oggi in rarefazione considerevole. Le cause non sono completamente note ma si presume che il presente e generalizzato inquinamento delle acque, i numerosi sbarramenti e soprattutto le secche accentuate dalle captazioni contribuiscano ad ostacolarne la risalita.
Attualmente la specie é segnalata con una certa frequenza nelle acque di pianura; presenze più consistenti riguardano principalmente il Po e il Tanaro.
Può raggiungere taglie di circa 1 m e peso superiore a 2 Kg; le taglie degli individui che si catturano nelle acque regionali si aggirano in ogni caso sui 40-60 cm. E‘ specie migratrice che si accresce nelle acque dolci o salmastre, dove si trattiene per alcuni anni (3-4 i maschi e fino a 12 e oltre le femmine).
Dopo la schiusa che avviene nel Mar dei Sargassi (Oceano Atlantico) per tutte le anguille europee, le larve sono trasportate dalle correnti verso le coste d’Europa, dove arrivano dopo un viaggio che dura 2-4 anni. Fra dicembre e maggio le giovani anguille, le cosiddette „ceche“, penetrano nei fiumi dove si accrescono e dove rimarranno fino alla maturità sessuale.
L’anguilla é un pesce predatore che inizialmente si ciba di piccoli invertebrati e poi d’organismi via via più grandi: crostacei, molluschi, anfibi, pesci e carogne d’animali.