Pinarolo, Pinarelli, Boleto granuloso
Nomi Volgari: Pinarolo – Pinarelli – Boleto granuloso – Pisairin
Etimologia: dal latino ‚granulum‘ : granulo, che porta dei granuli.
Tubuli: debolmente decorrenti, gialli, poi giallo-oro ed infine giallo-olivastri, che secernono goccioline giallastre, poi imbrunenti.
Gambo: da 4 a 10 cm., cilindrico, ricoperto di una granulazione molto minuta, di colore giallo, a volte lattiginosa, giallo-cromo, giallo-limone, a chiazze brunastre verso la base.
Carne: soda e compatta nei giovani esemplari, poi molliccia, biancastra con sfumature giallastre, immutabile, sapore dolciastro.
Habitat: specie comune e diffusa , strettamente legata ai pini a due aghi (P. sylvestris); dall’estate all’autunno inoltrato, in collina e montagna.
Commestibilità: è da considerarsi un discreto commestibile, forse il migliore tra il gruppo dei boleti legati ai pini.
Osservazioni: è forse la specie più conosciuta e più comune dei ‚pinaroli‘; nel suo habitat di crescita è presente in grandi gruppi.